Impersonerai Zampalesta Scarmiglione della Malapena, gatto spadaccino bipede e ti dovrai lanciare in una ricerca per capire i pericoli che si celano per Catusia. Per questo ti lancerai in un viaggio fatto di plot twist in un librogame decisamente profondo e rigiocabile che dimostra come anche la narrativa per bambini può essere di un certo spessore.

PRO

  • Ricco di colpi di scena
  • Non solo per bambini

CONTRO

  • Le meccaniche di gioco lo rendono leggermente più complesso a dispetto della narrazione espressamente indicata per i più piccoli

Doverosa premessa: il libro di cui parliamo in questa recensione fu edito in passato su una collana ad oggi trasformatasi e oggi per una casa editrice differente. La recensione per questo e altri motivi è stata così prodotta per la prima versione da Storie di Ruolo (grazie alla penna di Edoardo Cremaschi) e poi riadattata da me, Pino, per questa nuova edizione.

Quindi questa è una recensione a 4 mani e 8 occhi. visto e considerato che portiamo tutti gli occhiali.

Parte dell’esperienza di coltivare una passione è combattere contro gli ostacoli che ti impediscono di perseguirla. Ma cosa c’entra questo con Le Cronache di Catusia, il librogioco di Mauro Longo, primo della collana Dedalo Libri-Game (in edizione digitale prima di venire acquisiti dalla Vincent Book)? Non preoccupatevi, ci arriverò tra poco.

Se condividete come noi (Storie di Ruolo e Mi.Gi., n.d.r.) la passione per i librogame sapete che gli ostacoli sono di svariati tipi. La difficile reperibilità dei volumi è sicuramente la più importante, ma il secondo posto della mia classifica personale lo occupa la difficile opera di conciliazione che serve per giocare un librogame negli spazi che mediamente compongono il quotidiano.
Il primo ostacolo, fortunatamente, lo stanno combattendo e vincendo altri al posto mio: le nuove uscite di Edizioni Librarsi, Magazzini Salani ed anche GGStudio. Ero invece solo nella lotta contro il secondo problema – almeno fino ad ora.

Questo era l'incipit della precedente recensione prodotta da Edoardo de Le Cronache di Catusia: il concilio dei Topi, che oggi mi trovo piacevolmente costretto a riaggiornare e editare dato che il volume lo vediamo edito nuovamente e solamente in formato cartaceo, grazie a Librarsi che inaugura ufficialmente la collana Junior, toccata in passato grazie a due minigame (che sono dei cortogame di poche pagine) di Dave Morris (l'isola delle illusioni e Oltre i confini del mondo) sempre nella stessa casa editrice.

Edito in formato papeberback ci troviamo di fronte ad un gamebook indirizzato a partire dai 10 anni, vuoi per alcuni passaggi nel testo ma soprattutto per la difficoltà del volume di cui vi parlerò a seguire, che non è estrema per i più grandi ma per i più piccoli mette alla prova la loro voglia di rimettersi in gioco. Stampato in un formato brossurato a colla, con una splendida impaginazione in bianco e nero con font graziati ben più grossi rispetto al normale e illustrazioni interne e di copertina (a colori) a cura di Rita Mira, già vista all'opera su Darkwing.

Dell'autore al contrario mi rifiuto di parlare dato che se non conoscete Mauro Longo, autore tra l'altro di uno dei più completi manuali per produrre librigame chiamato Scrivi la tua avventura, vi siete persi uno degli anelli principali tra la vecchia scuola e la nuova ed anzi dico di più! Se non avete letto uno dei suoi titoli (qui su Mi.Gi. abbiamo parlato di Autolico, Vivi e lascia Risorgere e la Trilogia di Civetta) vi siete persi non solo una fetta di storia interattiva ma alcuni tra i titoli più validi in commercio che, pur se in qualche caso belli complessi, presentano ambientazione e trame splendide e profonde.

Oltre al background dell'autore vedremo però i molteplici punti positivi de il concilio dei Topi, che tra l'altro risulta prodotto precedentemente ad alcuni dei titoli di cui vi ho accennato pocanzi. Tutti fattori che dimostrano come il signor Longo, da buon padre di famiglia, sappia sviluppare con sapiente mano una Lore completa da ogni punto di vista, che appassiona e ambienta benissimo il nostro eroe, facendoci immedesimare molto bene nelle sue vicende e rendendo il/la lettore/ice davvero protagonista grazie alla quasi totale assenza di elementi di attrito logico come avviene in altri gamebook che per colpa di elementi troppo artificiosi creano frizione e fanno esclamare: eh ma questo è un "illogico" . Come, ad esempio, i non giustificati scheletri animati a seguito di apocalisse di redivivi in Scappa dagli Zombie. Se il libro avesse il suo fulcro nella negromanzia avrebbero anche un senso, meno in caso di "epidemia" che può aver effetto in un costrutto di carne, muscoli e ossa meno nelle sole ossa che non hanno una giustificazione al loro movimento.

Sempre dal punto di vista narrativo si aggiunge all'ambientazione un sapiente lavoro di intreccio narrativo, che sfrutta diversi colpi di scena nel corso del racconto che emozionano e stimolano a rigiocare più e più volte il titolo per poter dare una risposta alla classica domanda che ci si fa quando si legge un romanzo che ci appassiona: ed ora che succederà?

Dal punto di vista del gameplay troviamo poi un regolamento semplicissimo, costruito in maniera sartoriale sull'ambientazione e diceless, se non per qualche sporadico episodio e tendenzialmente meritocratico: effettuando le opportune scelte non vi sarà difficoltà a finire il libro con tutte le (9/7) vite. Già perché oltre a tutto vi sono pure diverse difficoltà di gioco! Insomma l'ennesima dimostrazione che less is more. A patto di saperci mettere mano.

Sinteticamente si può quindi dire che Il concilio dei Topi risulta dannatamente profondo e interattivo, meritocratico e altamente rigiocabile in run abbastanza veloci.

E qui come Pino concludo (per ora) e ripasso la parola alla precedente recensione di Edoardo.

La struttura dei paragrafi invece ricorda molto quella utilizzata da Joe Dever, soprattutto nei suoi titoli più recenti: una serie di bivi e scelte che finiscono per ricongiungersi poco dopo in un punto di snodo spesso obbligato. Ho apprezzato particolarmente la struttura e la brevità di questi “nodi”, perché mi permette di giocarci in viaggio ed interrompermi per qualsiasi motivo senza perdere il filo della mia avventura.

Le Cronache di Catusia è un grande tributo a molte opere di animazione per i piccoli e non, come Robin Hood della Disney ed il Gatto con gli Stivali di Shrek – e non a caso praticamente tutti gli elementi descrittivi di questo personaggio, ma anche il suo atteggiamento e modo di comportarsi, sono un’enorme strizzata d’occhio a questi due personaggi iconici.

Aspettatevi dunque una storia di cappa e spada che incarna le sue tematiche più classiche sotto una patina abbastanza comica ed a tratti carnevalesca. Non mancano nemmeno i bivi che finiscono per essere vere e proprie scelte tematiche e morali, ricalcando i tropes del genere. Forse una delle pecche della storia, a mio parere largamente compensato dall’esecuzione della prosa e dalla struttura funzionale, è l’aderenza quasi canonica a questi clichés che rendono un paio di colpi di scena abbastanza prevedibili.

In ultimo, una nota sul combattimento: in una storia di cappa e spada non potevano mancarne di spettacolari e senza dadi e scheda del personaggio bisogna pensarli in modo non convenzionale. Ne risultano una serie di scontri colpo su colpo che sono abbastanza avvincenti e mi hanno ricordato il feeling di quelli della serie Ninja.

Scheda Tecnica di Il Consiglio dei Topi

Genere
Fantasy

Introduttivo
SI

Tipo
Librogame

Tipologia
Avventura autoconclusiva

Combattimenti
Non presenti

Pagine
186

Stile Narrativo
Spettacolare

Regolamento
Snello

Difficoltà
Medio

N° paragrafi
200

Percorsi alternativi
Molti

Genere del protagonista
Maschile

Diceless
Si

Autore
Longo Mauro

Titolo originale
Il Consiglio dei Topi

Anno edizione
2021

Casa editrice
Librarsi

Adatto per
10/99 anni

Edizione
Lusso

Richiesti
Carta, Matita, Scheda personaggio

Tipologia

librogame
Gioco
Libro

Posizione in classifica

Aggiornate al 16 luglio 2024
  • Su 196 librigame

Trama di le cronache di Catusia: il concilio dei Topi

Il tuo nome è Zampalesta Scarmiglione della Malapena, detto l’Acchiappatopi Rosso. Sei un esperto avventuriero e un fidato agente di Sua Maestà Rexfelis, sovrano della città di Catusia e dei gatti della Foresta delle Orme.

Tornato nella capitale del regno scopri che qualcuno sta tramando un complotto non solo al regno di sua maesta, ma con mire ben più espansionistiche. Per risolvere i misteri dietro a questa macchinazione ti toccherà partire in un lungo viaggio fuori dai confini del regno.

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Lista dei librogame della serie Junior Librarsi

Ad oggi, tra i librigame per adulti e spesso per lettori pro, risultano tre titoli indicati per i bambini e che si contraddistinguono per il bollino Junior:

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Dedalo Libri-Game digitali: chi c’era dietro?

La collana Dedalo del passato, interamente digitale, fu una scommessa di Antonio Tombolini Editore, giovane casa editrice fondata nel 2014 all’interno della azienda StreetLib, ex-Simplicissimus Book Farm (il cambio di nome risale al 2014). La casa editrice nacque prima di tutto come casa editrice digital first, la prima in Italia a credere nella possibilità di vendere libri in digitale in modo sostenibile; la sua direzione fu affidata allo scrittore Michele Marzani, ma ogni collana del catalogo era affidata ad un curatore esterno adeguato alla materia. La più famosa collana di Antonio Tombolini Editore, almeno in ambito web e fiction, è quella di Vaporteppa, dietro alla quale c’è il Duca di Baionette Marco Carrara – vi invito a scoprire i loro titoli, sia italiani che tradotti.

Nel 2019 l'intera collana Dedalo viene assorbita in seno alla Vincent Book (Lupo Solitario, Oberon, Choose Cthulhu per intenderci) e si trasforma da soli librigame in digitale a librigame in formato cartaceo con lo splendido Sabba Nero come prima uscita.

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Modalità di gioco

Per le modalità di gioco, dando per scontato che sappiate già come funzionano i bivi in un librogame, lascio la parola a quanto disse al tempo Edoardo. Che confermo in ogni sua parte dopo aver sviscerato ogni bivio. Tranne per la parte degli obiettivi che ammetto di aver letto SOLO dopo aver rigiocato tutto il libro più e più volte finendo più e più volte in alcune instant death.

 

Se siete degli appassionati hardcore del genere, probabilmente ve lo state chiedendo fin dall’inizio: Ma non sarà la solita esperienza molto leggera delle prime storie a bivi? Rompo subito gli indugi: NO, anche se non dovete illudervi di avere a che fare con un’esperienza tarata su un gamer incallito.

Il testo fa un blando uso di oggetti o equivalenti, di qualche parola chiave ed in generale è abbastanza facile da portare a termine se si è già giocato qualche titolo. C’è, fortunatamente, un contraltare, cioè gli obiettivi (achievement) a fine libro che permettono di modificare il testo in alcune parti come avevo già accennato: sembra quasi stupido, ma leggerli mi ha dato dei piccoli suggerimenti in cosa ci fosse nelle strade che non avevo percorso e sono stati un’ottima spinta a rigiocarlo un altro paio di volte.

Dove invece l’alea serve, la soluzione è piuttosto elegante e mi auguro diventi lo standard della serie: si guardano i numeri dell’orologio digitale al momento in cui viene richiesto. Inizialmente avevo l’idea che una scelta simile fosse tremenda a meno di non essere correttamente ambientata in un qualcosa come un reboot di Time Machine, ma mi sono dovuto ricredere.

 

Oltre a quanto detto da Edoardo aggiungo che vi sono due modalità di approccio alle vicende, una utilizzando 9 vite oppure 7, in funzione che vogliate più o meno difficoltà, o che arriviate da paesi di religione cattolico-cristiana o dal Regno Unito dove i gatti sembra abbiano più vite. Per le parole chiave vige poi una meccanica simile alla Moriarty ma semplificata, ovvero con un numero associato alla parola da applicare al numero di paragrafo in cui si è arrivati quando la si vuole utilizzare, cosa che risulta più semplice rispetto al titolo di Costantini in quanto sarà il testo a darcene la possibilità.

Infine il meccanismo di achievement aggiunge profondità al volume non solo nella run in corso, ma anche nelle run a venire.

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Per chi è adatto questo Librogame

Le cronache di Catusia è sicuramente un ottimo librogame per bambini a partire dai 10 anni o anche più, in funzione della capacità logica ma soprattutto dalla voglia di leggere dato che, come in Re Rosso (altro librogame per bambini che accomuna con questo titolo un protagonista felino), ci troviamo di fronte ad un libro fatto e finito. Conseguentemente, pur avendo qualche illustrazione, potrebbe risultare impegnativo ai reticenti alla lettura mentre per tutti gli altri è decisamente un ottimo candidato per incentivare la passione per i libri.

Sicuramente lo può anche leggere un adulto, dato che per certi versi risulta decisamente sfidante anche per i più grandi che vogliono intervallare con un peso leggero/medio qualche altro volume più tosto. In quel caso sappiate però che la longevità non è così estrema dato che comunque il target è chiaramente infantile.

Valutazioni

Secondo il nostro recensore

9.65/10

Scopri qui il nostro metodo di valutazione

Sentiment 55/60
Interazione 40/40
Comparto narrativo 40/40
Meccaniche di gioco 38/40
Illustrazioni 10/10
Edizione 10/10

Secondo gli utenti registrati

Gli utenti di Mi.Gi. pensano che Il Consiglio dei Topi abbia queste caratteristiche:
77.5%
70%
72.5%
77.5%
Il voto medio bayesano degli utenti di Mi.Gi.
 7/10 (4)

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