Un interessante libro di formazione per chi cerca un volume leggero per spiegare il cosmo ai più piccoli. Purtroppo però viene presentato come librogame pur essendo sviluppato molto male, in maniera frustrante e da autori che non conoscono le vere potenzialità del medium e come applicarle al meglio.
PRO
- Molto educativo
CONTRO
- I bivi sono usati in maniera fittizia nella prima sezione
- Nella seconda sezione vi è pochissimo controllo su come far procedere la storia
Meccaniche di gioco
Bivi
Quando incontro un librogame che mi delude è sempre un momento che mi rattrista.
Questo perché, come ben sapete, sono un appassionato di letteratura interattiva e vedere una occasione persa per far conoscere il genere mi fa piangere il cuore. In questo caso ben di più per vari motivi, primo fra tutti che una casa editrice famosa come la DeAgostini abbia preso la deriva di pubblicare libri spacciandoli per gamebook, come è successo in questi suoi ultimi tre "librigame", evento ben diverso dai precedenti e splendidi titoli della serie Caso Chiuso.
Vi dico così sin da subito che questa recensione sarà molto negativa, in quanto Apollo Credici pur essendo un ottimo e divulgativo libro per i bambini purtroppo non è un librogame, a dispetto dal nome.
Differentemente e se proprio lo vogliamo collocare tra questi medium allora dobbiamo dire le cose come stanno: è un librogame decisamente riuscito male dato che manca tutta la parte "game" e che rispecchia i problemi già incontrati nei due titoli interattivi di Muzzopappa ovvero Graceyard tra carne, ossa e mummie (poco librogame) e l'Inferno spiegato male (per niente librogame).
Ma andiamo per gradi, come mio solito. Ai comandi e al testo di Apollo Credici troviamo due divulgatori scientifici molto ferrati sulla materia astrale e su tutto ciò che è relativo al cosmo, ovvero Adrian Fartade che con il suo canale Youtube Link4Universe in argomento è molto seguito e Luca Perri astrofisico che espone il cosmo su media più tradizionali. Il libro è poi splendidamente illustrato da Leo Ortolani, il papà di Rat man. Nei ringraziamenti scopriamo poi che vi è stata una consulenza da parte di Muzzopappa e qui immagino il primo problema, dato che i due titoli "interattivi" di Francesco difettavano parecchio a livello di gameplay e soprattutto struttura, per cui il risultato in effetti non poteva esser diverso da quanto prodotto in questo volume.
A livello editoriale Apollo Credici non ha naturalmente difetti, come si confà a una casa editrice quale la DeAgostini, con una splendida impaginazione e layout di stampa su carta in bianco e nero, parecchie illustrazioni a cura del Leo nazionale e inesistenti refusi.
La narrazione è splendida e miscela ad una divertente storia ricca di citazioni stellari una valanga di informazioni scientifiche e dati relativi al cosmo con un focus sul sistema solare, pur se l'universo narrativo è di stampo decisamente fantascientifico. Ottimo escamotage per far apprendere nozioni ai più piccoli e anche l'idea di snellire il peso delle parole a mezzo di artifizi interattivi aiuta parecchio a alleggerire il carico della lettura ma, purtroppo, la metodica rapportata con la tecnica del librogame italiano moderno risulta decisamente amatoriale e raffazzonata, cosa che si traduce poi in frustrazione da parte del lettore a causa di finti bivi, loop e troppa aleatorietà che potrebbe limitare la fruizione di parti del libro se non dopo innumerevoli tentativi o l'ausilio dell'arma più usata dal lettore di librigame, ossia il barare.
Questo assai spiace soprattutto quando si parla di persone di cultura differenti dal sottoscritto, umile e arrangiato recensore di librigame, perché sarebbe stato bello vedere un po' di ricerca, una minima lettura di uno dei due manuali in argomento (Scrivi la tua avventura di Mauro Longo o Costruire i libri-gioco di Andrea Angiolino) o almeno qualche interazione con la prolifica comunità di Librogame's Land che è sempre disposta a fornire consigli in argomento o eventuali revisori di alto livello professionale. Spiace ancor di più quando, solo in De Agostini, avviene il contrario di quanto sta avvenendo in questo nuovo rinascimento dei gamebook italiano, ossia che i libri stranieri son più interessanti a livello interattivo rispetto a quelli italiani.
Scusate quindi lo sfogo e vediamo di argomentare tutte le mie, mi rendo conto, forti accuse.
Il più grosso problema è la struttura di Apollo Credici come potete vedere dal grafo che vi allego a seguire.
Il movimento, come spesso avviene nei librigame per bambini, non è a paragrafi ma a pagine. Ogni paragrafo è poi di ampio respiro e difatti su 240 pagine vediamo così solo 45 paragrafi. Purtroppo però, come vedete dal grafo dei punti di svolta per più di metà dei bivi essi sono finti dato che a dispetto di ogni scelta il percorso sarà segnato, cosa che chiaramente crea frustrazione.
Da un circa metà libro in poi avremo ancora la facoltà di determinare alcune scelte ma nella maggior parte dei casi sarà il lancio di un dado da sei, definito in maniera geniale Propulsione d'Improbabilità Infinita, a decidere dove ci dobbiamo dirigere. Questa tipologia di movimento, totalmente aleatoria, potrebbe farci così capitare in una instant death che giustamente avviene a livello probabilistico in minore maniera. Ma che comunque capita e conseguentemente potrebbe portare a dover effettuare una run dietro l'altra, impedendoci magari di scoprire qualche eventuale bivio. Altro elemento che provoca frustrazione in particolare nei lettori sfortunati come me.
A tutto questo si aggiungono finte scelte come:
- se vuoi andare a destra vai a 21, al centro al 21, sotto al 21, sopra al 21 o se vuoi andare a sinistra vai a 21
- da pagina 21 la possibilità di continuare andando a destra a pagina 22 o a sinistra girando pagina
Ultima criticità il fatto che per metà libro e anche più spesso i paragrafi sono consequenziali, cosa che al giorno d'oggi grazie ad un software gratuito e di intuitivo utilizzo come Librogamecreator davvero non si può vedere, dato che rendono il librogame troppo libro. Ricordo infatti che una peculiarità dei gamebook è il fatto che non si sa mai a che punto si è della storia, se non sommariamente, in quanto si salta da un punto all'altro delle pagine.
Tutti problemi che al contrario non si trovano in Missione Marte, romanzo interattivo (quindi non gamebook o librogame dato che non vi sono meccaniche di gioco avanzate) simile come argomento e target ma prodotto oltralpe di cui vi allego il grafo a seguire da usare in termini comparativi (le pagine complessive sono meno della metà e i paragrafi poco meno di un terzo di più di quelli di Apollo Credici). Mi scuseranno i migliori autori di librigame italiani se non ho portato alcuni loro titoli come esempio ma ne ho selezionato uno molto simile, anche negli obiettivi educativi, per rendere più efficiente la comparazione.
In sintesi abbiamo così un librogame che sul numero di pagine risulta poco profondo a livello di scelte effettive, poco rigiocabile a dispetto dei sei finali di cui una instant death in cui ci si può arrivare da quattro punti differenti ma chiaramente abbastanza longevo grazie al numero complessivo di pagine.
Piccola curiosità: nel corso della narrazione ci si potrà dirigere anche su Vesta, asteroide che risulta protagonista di uno splendido librogame per lettori rodati, ovvero Vesta Shutdown.
Ulteriore curiosità: come mi fanno notare il nome del protagonista Schwa è un chiaro riferimento al linguaggio inclusivo mediante l'uso del carattere Ə al fine di rendere "neutro" il linguaggio per questioni di genere, soprattutto quando il lettore si deve immedesimare con un personaggio decidendone, appunto, il genere. In Apollo Credici, però, a parte il nome del personaggio il carattere speciale non viene utilizzato e per evitare caratterizzazioni di genere si utilizza un linguaggio neutro come già è stato fatto in altri librigame come ad esempio la Trilogia di Civetta.
Scheda Tecnica di Apollo Credici. Un Game Book Spaziale
Genere
Fantascienza
Tipo
Librogame
Tipologia
Avventura autoconclusiva
Combattimenti
Non presenti
Pagine
240
Stile Narrativo
Spettacolare
Regolamento
Snello
Difficoltà
Facile
N° paragrafi
52
Percorsi alternativi
Pochi
Genere del protagonista
Non definito
Diceless
No
Autore
Fartade Adrian, Perri Luca, Ortolani Leo
Adatto per
10/13 anni
Edizione
Lusso
Richiesti
Dado
Tipologia
Posizione in classifica
Aggiornate al 03 gennaio 2025Trama di Apollo Credici
Sei Schwa un Pandalorian (nella tua famiglia indossate tutti una soffice armatura a forma di panda e abbracciate tutti) e per il tuo compleanno in questo 2101 hai deciso di fare un giro per il sistema solare e come prima tappa dovrai salire su un ascensore spaziale.
Modalità di gioco
Come accennato nella lunga prefazione in Apollo Credici ci si muoverà a bivi di pagina in pagina.
In alcuni casi si potrà scegliere se utilizzare il lancio del dado ed in altri si dovrà per forza lanciare il dado.
Dado che troviamo stampato in fondo al libro da tagliare (sacrilegio tagliare un libro! fotocopiatelo) e costruire. Cosa che in effetti si poteva risolvere con i classici dadi o dado stampati in alto o in basso sulle pagine e simulando un lancio del dado aprendo il libro a caso.
Per chi è adatto questo Librogame
La narrazione scorre potente in questo libro, ma come per l'Inferno spiegato male molte citazioni potrebbero non essere colte dai più piccoli. Poco o male perchè comunque il registro narrativo di Apollo Credici è appassionante pur se i paragrafi sono ben corposi e forse risultano leggermente lunghi per bambini di 10 anni che si apprestano alla lettura. Ciononostante risulta comunque un bel libro e dico libro per i bambini dai 9/10 ai 13/14 anni.
Per chi cerca però un librogame per bambini per mostrare loro le potenzialità di un gamebook però consiglio altri titoli primo fra tutti sicuramente Missione Marte se si vuole rimanere in argomento, anche se si tratta di un "semplice" romanzo interattivo che non presenta meccaniche di gioco complesse e differenti dalla singola scelta del paragrafo a cui andare.
Valutazioni
Secondo il nostro recensore
Secondo gli utenti registrati
Gli utenti di Mi.Gi. pensano che Apollo Credici. Un Game Book Spaziale abbia queste caratteristiche:
Il voto medio bayesano degli utenti di Mi.Gi.
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Condivido in pieno la recensione. L'ho acquistato e, dopo le prime righe, mi sono reso conto che non potevo effettuare nessuna scelta vera e propria, se non quella di saltare qualche pagina (per altro inutilmente ai fini del "gioco" visto che vengono spiegati i pianeti del sistema solare, le lune ecc..) Ho usato il dado due o tre volte ma alla fine ci si rende conto che non si effettuano scelte, ci si limita semplicemente a tornare indietro nella storia o a saltare capitoli (inutilmente). Si perde non per demerito visto che non c'è nessun gioco o scelta corretta da prendere, ma semplicemente per sfortuna in base al numero sul dado. In pochi minuti dopo aver provato un paio di lanci, finiscono le possibili combinazioni e il libro termina. Carino, interessante, ma forse evitare di scrivere game book in copertina sarebbe stato meglio. Non deluso ma di certo non entusiasta. Consigliato ma non come libro game.