Un librogame unico dove affrontare gli eventi utilizzando una delle due facce della stessa medaglia, redatto in maniera magistrale e che vede spesso la componente narrativa prendere il predominio. Nel volume si potrà scegliere se essere la vittima o il cacciatore in un rifacimento dell'opera di Le Fanu.
PRO
- Due librigame in uno!
- Duplice punto di vista degli eventi
- Differenti modalità di gioco per ogni personaggio
CONTRO
- Un tomo unico risulta meno maneggevole
- Scegliendo un personaggio vi sarà un piccolo effetto spoiler nell'esperienza di lettura con l'altro personaggio
Vediamo a seguire un bel peso massimo, ovvero uno dei librigame di nuova generazione più corposi ad oggi presenti in commercio.
Vi parlo così di Carmilla il bacio del vampio, che per numero di pagine ad oggi risulta secondo solo a il Cavaliere del Sole Nero.
Autore il prolifico quanto pluriconosciuto vate del librogame italiano Francesco Di Lazzaro, che ringrazio per la copia di recensione che mi ha inviato, a cui dobbiamo sicuramente parte del merito di questa nuova ondata di titoli interattivi e che ci si domanda come faccia ad essere cura-autore di molti dei titoli ad oggi in uscita. Basti pensare che la collana Gamebook, a cura della Watson Edizioni, in cui viene edito Carmilla e che ha visto l’uscita ad oggi di due precedenti titoli (Jekyll & Hyde e Sherlock Holmes Prima con delitto) è interamente coordinata da lui.
Ma andiamo un po’ più in profondità nella notte, dove esseri assetati di sangue si librano su indifese fanciulle.
Carmilla ha sicuramente preso spunto, per la possibilità di cimentarsi nella storia da due punti di vista differenti, dal primo horror classic della EL (i librigame degli anni 80), ovvero il Conte Dracula di Herbie Brennan, dove all'interno si poteva scegliere se giocare il titolo dal punto di vista di Dracula o di Jonhatan Harker, ma per il resto è completamente differente, fatta salva la dicotomia dei personaggi e i loro stessi obiettivi (uno “uccidere” l’altro). Il comparto narrativo, mi fa sapere l'autore, prende invece spunto da un romanzo breve di Sheridan Lefanu del 1872 che si intitolava Carmilla e precedeva di ben 25 anni il famoso romanzo di Bram Stoker che ha poi dato (non) vita al filone narrativo legato ai vampiri.
A livello editoriale troviamo così un libro praticamente unico, dato che per giocare dal punto di vista della Dolce e indifesa Laura si aprirà il librogame normalmente mentre per giocare come il vampiro Carmilla si dovrà aprire il libro rovesciandolo. A metà tra le due facce della stessa storia troveremo così un cartoncino divisorio e in coda ad ogni storia le schede personaggio che differiscono per certi versi da un personaggio all’altro.
A tal proposito vi dico sin da subito che, dato lo spessore del titolo, i registri personaggio sono davvero difficili da fotocopiare e vi consiglio di stamparvele prendendo i sorgenti da librogame’s land. A meno che non siate figli delle tenebre anche voi e vogliate quindi scrivere A PENNA sul libro.
Carmilla, continuando a parlarne a livello tipografico, ci arriva in formato brossurato a colla con copertina a colori gommata e stampe interne in bianco e nero. Le dimensioni del tomo fanno si che nel leggerlo si formerà una bella ruga centrale, come già visto in altri titoli dall'elevato numero di pagine (tipo Vesta Shutdown e Dopo Tutankhamon) e quindi facciano attenzione i collezionisti. Io, come potete vedere sono più lettore che collezionista e difatti ho aggiunto due belle rughe anche nella copertina, di cartoncino, dato che l’ho aperto più volte completamente.
Sempre all'interno di questo libro interattivo troviamo una profusione di illustrazioni una più bella dell’altra, tutte in bianco e nero, a dar spessore alla vicenda ad opera di differenti autori.
Dato il "volume del volume" chiaramente parliamo di un titolo un po’ intrasportabile e non così semplice da leggere con una mano sola, a meno di non voler fare allenamento nello stesso momento (signò so’ quasi un kg che faccio lascio? Lasci lasci…)
Passando al comparto narrativo ci ritroviamo davanti ad un titolo che ci mostra la stessa storia, ovvero una “classica vicenda di vampiri”, che oltre ad approfondire meglio il rapporto di sudditanza o forse più sado-masochistico tra vampiro e accolito ci offre la possibilità di ripercorrere la storia dai due punti di vista dei protagonisti primari, ovvero Laura e Carmilla, la vittima e il vampiro.
A livello di esposizione troveremo poi paragrafi di ampio respiro, con descrizioni particolareggiate trattati con una prosa ricca, ricercata e a tratti in linea con l’epoca, grazie all’uso di termini desueti al giorno d’oggi.
Il ritmo della narrazione incalza poi il lettore man mano con il progredire della storia, al fine di cercare di instillare ansia e tensione e le meccaniche di gioco aiutano da questo punto di vista grazie ad una barra di stato, differente per i due personaggi, che se ridotta al minimo fa terminare precocemente la vicenda. In ultimo leggendo il libro come Carmilla mi è sembrato che l’intreccio narrativo legato alle meccaniche di gioco sia più profondo rispetto a leggerlo come Laura, ma poi analizzando meglio il titolo si va a scoprire che i finali per entrambi i libri sono quasi in pari numero e che con le instant death, in numero nettamente minore, superano le 25 possibilità.
Ma, dato che parliamo di un librogame, non posso non raccontarvi qualcosa delle meccaniche, che come mio solito vi spiego meglio a seguire.
Chiaramente troveremo diversi bivi e pochissimi salti di paragrafo, che mi sembra non diano adito a bug e sicuramente non sono presenti loop narrativi. Negli unici punti a “rischio” vi sono dei meccanismi temporali basati su parole chiave che elegantemente inibiscono al lettore la possibilità di ripetere all’infinito le stesse scelte.
Globalmente poi parliamo di un titolo deterministico, quindi niente fattore aleatorio tra le pagine. Come arriverete alla fine sarà solo merito delle vostre scelte.
Affrontando il librogame come Laura o come Carmilla vi sono poi differenze sostanziali che mi sembra si riassumano in:
- Due schede personaggio differenti per un solo aspetto particolare (in Carmilla vi è uno spazio per segnare i punti sangue rubati a Laura)
- Tra le due schede personaggio differenza di “caratteristiche” e conseguente loro uso
- In Laura presenti scelte cieche e errate, che limitano il punteggio finale
- In Carmilla leggermente meno scelte che portano a Instant Death, o meglio Instant End
- Le due storie raggiungono il finale con meccaniche ben diverse
Per concludere poi la disanima generale di questo titolo, pur se non è così difficile raggiungere la fine della vicenda (per Laura), risulta molto difficile riuscire a raggiungerla nel migliore dei modi utilizzando entrambi i personaggi e anche se si otterrà qualche aiuto nell'affrontare gli eventi, una volta già vissuta l'esperienza con un personaggio, non sarà scontato che a rivivere l'avventura con l'ater ego sia più semplice arrivare al termine della storia in maniera felice ed anzi, spesso i due protagonisti vivono vicende ben differenti.
Scheda Tecnica di Carmilla. Il Bacio del Vampiro
Pagine
662
Stile Narrativo
Semplice
Regolamento
Medio
Difficoltà
Medio
N° paragrafi
500
Percorsi alternativi
Molti
Autore
Di Lazzaro Francesco
Adatto per
14/99 anni
Edizione
Standard
Richiesti
Carta, Matita, Scheda personaggio
Tipologia
Posizione in classifica
Aggiornate al 30 ottobre 2024Trama di Carmilla. Il Bacio del Vampiro
Siamo nella Stiria di metà 800 e in un maniero distante dai centri abitati vive Laura, ragazza appena diciottenne che anela a confrontarsi con qualche sua coetanea.
Nella sua vita irrompe Carmilla, giovane ragazza che in realtà nasconde un atroce segreto.
Impersonando Laura si vivranno da questo punto le vicende, mentre se si sceglie di giocare dal punto di vista di Carmilla si partirà da qualche mese prima.
Lista dei librogame della collana Gamebook
La Watson Editore pubblica diversi libri e anche librigame, all'interno della sua collana Gamebook. Ad oggi ne sono stati pubblicati tre:
A naso sembrerebbe quindi che come genere narrativo prediletto dai titoli di questa collana vi sia il noir, l'horror classico e il giallo ambientato nell'800.
Modalità di gioco
Due libri, due modalità di gioco, comuni per alcuni versi, diverse per altri.
Quindi andiamo per gradi.
Meccaniche di gioco comuni
Ci si muove a bivi, come in moltissimi librigame. Alla fine di un paragrafo si sceglie cosa fare e in alcuni casi la presenza o meno di un oggetto, una parola chiave o se spendere punti di una data caratteristica ci permetterà un più ampio ventaglio di scelta. Tranne quando è necessario risolvere enigmi o andare a paragrafi segreti scoperti grazie a precedenti indizi. Francesco di Lazzaro ha una enorme esperienza da questo punto di vista e si vede, dato che le meccaniche di movimento sono decisamente eleganti.
In una sezione poi ci si potrà muovere a mappa, quindi guardando la cartina si potrà andare nelle differenti stanze del castello.
Entrambe le protagoniste hanno una scheda personaggio che verrà precompilata con due caratteristiche, differenti tra le due ma la Rigenerazione per Carmilla e la Salute per Laura sono da considerarsi come riserva di Punti Vita/non Vita a seconda dei casi. Questi punti possono spesso scendere e difficilmente salire. Entrambe poi possono portare sono 4 oggetti e, nel corso del gioco e come succede in Lupo Solitario ad esempio, se ne troveranno una valangata e mezzo, di cui poi effettivamente utili pochi e utilizzabili solo in base alle scelte effettuate nel corso del gioco.
Sia Carmilla (indicatore terrore/malia) che Laura (indicatore vampirizzazione/umanità) hanno poi una scala che va da 0 a 8. Una volta azzerata (terrore per Carmilla e vampirizzazione per Laura) e si va ad un determinato paragrafo che porta a terminare la storia. Meccanica questa che alla lontana sembra simile agli indicatori di ES e Allerta di Jekyll e Hyde.
Sempre per entrambe nei registri si possono segnare le parole chiave, che hanno un funzionamento polivalente a seconda dei casi (variabile on/off, serbatoio token, ai fini dei punti finali, etc) e vi è poi uno spazio per le note.
Giocare con la Dolce Laura
Partendo dal presupposto che con Dolce Laura intendo buona da dissanguare ;D Laura ha dalla sua l’Intuito che aiuterà nell'effettuare date scelte consumandone la riserva punti.
Al termine della storia poi si potrà valutare COME si è concluso il libro grazie alla presenza/assenza di parole chiave che definiranno un dato punteggio.
Giocare con la Sanguifera Carmilla
Carmilla ha dalla sua l’Oscurità, potere poliedrico dei Vampiri, che le permetterà di sfuggire da spinose situazioni.
Vi è poi un box aggiuntivo con quattro checkbox, in cui segnare quante volte si è riuscito a conquistare il sangue di Laura (ve lo dirà il libro).
In ultimo poi verso la fine si dovrà sostenere uno scontro con una meccanica molto particolare e spiegata sul momento e una volta concluso il libro al termine si potranno sbloccare diversi achievement che daranno diritto ad un dato punteggio per comprendere come si è concluso il libro.
Per chi è adatto questo Librogame
Carmilla è sicuramente indicato per chi cerca una vicenda decisamente longeva, non solo per la mole di paragrafi, ma anche per le l’esponenzialità della storia offre affrontandola con due differenti protagoniste.
Come svolgere poi le vicende è a discapito del lettore, pur se mi sembra che incominciando da Laura e per poi passare a Carmilla, sia la scelta che viene spontanea e che poi effettivamente a livello di gioco sia più interessante, dato che comunque alcuni eventi vengono “spoilerati” una volta intrapreso l’uso di un dato personaggio, ma chiaramente questo è inevitabile.
L’autore però non da modo di far capire COME sia meglio affrontare il libro, dato che:
- Laura viene contraddistinta dalla lettera A e Carmilla dalla lettera B
- Aprendo il libro in maniera “normale”, ovvero con costina sul lato destro e numero di libro della serie gamebook verso il basso, le vicende incominciano come Carmilla
Assolutamente NON adatto dall'adolescenza in giù, dato che si tratta di una vampira che dissangua le persone e nel contempo le ammalia alcune volte in maniera decisamente lussuriosa, oltre che il rapporto parassita/ospite innesca passioni saffiche, Carmilla è un bel titolone, che forse non potrebbe andare bene per un neofita a causa del suo spessore, ma anche si per la sua longevità e particolarità data dalla duplice faccia.
Insomma non ci si poteva aspettare niente di diverso da Francesco di Lazzaro che ha sfornato sicuramente un titolone che gli amanti del genere DEVONO assolutamente provare vista la sua completa unicità in questo variegato mondo d’inchiostro interattivo che annovera oggi una particolarità in più.
Valutazioni
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