Vediamo insieme un nuovo librogame di critica sociale, uscito or ora, a settembre 2020.
Come secondo titolo per IlSaggiatore, di cui avevamo visto in passato The Apocalypse Game, vediamo così l'uscita di Cosa Pensavi di fare? romanzo interattivo di Carlo Mazza Galanti dedicato a farci provare differenti scelte che influiscono su tre dei principali fattori che governano il nostro destino: lavoro, amore e vita, che l'autore fa sapere è una tripartizione ispirata alla chiromanzia.
Da questo punto di vista quindi il sottotitolo, Romanzo a bivi per umanisti sul lastrico, potrebbe ingannare dato che messa così sembra sia un librogame indicato per chi ha avuto una formazione umanistica all'università, ma così non è e in realtà il filo conduttore è la precarietà. Nel dettaglio quindi a parte il primo capitolo dedicato al Lavoro, Amore e Vita sono praticamente validi per ognuno di noi. Quindi escludendo per alcune scelte la prima parte del libro, relativa al Lavoro, che non tocca propriamente tutte le diverse esperienze che un italiano potrebbe passare (pur contemplandone la maggior parte) le altre due sezioni del libro sono plurivalenti e ci permetteranno di calarci una sotto forma di The Sims cartaceo.
Rispetto al primo librogame di questa casa editrice troviamo un libro con copertina morbida con ali a colori opachi. La stampa interna anche qui è in bianco e nero con due illustrazioni, una di introduzione la mano chiromantica e una che in realtà illustrazione non è ed è un segno simbolico del contenuto del paragrafo (e che segno!).
Come il primo titolo interattivo del saggiatore anche qui la copertina riserva una sorpresa, nel dettaglio in Cosa Pensavi di Fare? ritroviamo una finestrella che aperta ci mostra il nostro futuro. Divertente, ma poi risulta un po' fastidiosa nel momento della lettura, tenendo il libro con una mano sola.
A livello di comparto narrativo si parla di un titolo molto particolare, con una prosa complessa e ricamata, decisamente sopra la media di tutti i librigame ad oggi in commercio e che spesso casca in cinismo sulle contraddizioni di tutti noi. Questo potrebbe esser un punto positivo per chi cerca qualcosa di più complesso da leggere, ma nel contempo la ricercatezza dei termini e delle espressioni rende meno scorrevole la lettura. Dato che poi parliamo di un romanzo interattivo, la carenza di meccaniche compensa l'impegno mentale necessario ad affrontare questo titolo.
Per quanto riguarda il comparto di gioco/interazione quindi? A seguire le vediamo nel dettaglio, come mio solito! Quel che è certo, visti alcuni riferimenti al Magnamund e a Lupo Solitario nel libro a cura dell'autore un po' di alea spunta.
Complessivamente però parliamo di un titolo con una profondità abbastanza marcata pur dato l'esiguo numero di paragrafi per ogni storia da poter affrontare.
Scheda Tecnica di Cosa pensavi di fare?
Tipologia
Avventura autoconclusiva
Combattimenti
Non presenti
Pagine
160
Stile Narrativo
Spettacolare
Regolamento
Snello
Difficoltà
Facile
N° paragrafi
57
Percorsi alternativi
Nella media
Autore
Galanti Carlo Mazza
Adatto per
16/99 anni
Edizione
Lusso
Richiesti
Dado
Tipologia
Posizione in classifica
Aggiornate al 03 gennaio 2025Trama di Cosa pensavi di fare?
Finita la scuola dell'obbligo è necessario comprendere che fare della nostra vita per te nato negli anni 80.
In campo educativo, scegliendo una eventuale facoltà o andando direttamente a lavorare, in campo amoroso e, infine, direttamente nella complessità della vita. In questo titolo sarete artefici del vostro destino in ognuno di questi tre aspetti, muovendovi tra gli eventi italiani e non di questi ultimi 40 anni.
Lista dei librogame de ilSaggiatore
Ad oggi ilSaggiatore ha pubblicato due librigame, entrambi romanzi interattivi, che fra di loro strappano una amara risata:
- The Apocalypse Game
- Cosa pensavi di fare?
Modalità di gioco
Fondamentalmente questo titolo è un romanzo interattivo, di conseguenza per muoversi nella storia alla fine di ogni paragrafo, che si muove su diverse pagine, avremo diverse scelte che ci faranno muovere a corrispondente pagina. In qualche caso però sarà necessario lanciare una moneta o tirare un dado per andare al corrispondente paragrafo, ma chiaramente potrete anche evitare e effettuare di vostro la scelta.
Il libro è però ripartito in tre sezioni:
- Lavoro - 16 paragrafi
- Amore - 22 paragrafi
- Vita 19 paragrafi
Per ognuno incomincerete dal paragrafo 1 e andrete avanti fino ad uno dei differenti 16 finali, ripartiti tra i tre diversi capitoli, conseguentemente e come avrete capito parliamo praticamente di tre cortogame fra di loro legati dal filo delle esperienze che possiamo compiere nella nostra esistenza.
Aggiungo poi che, data la semplicità delle meccaniche e la costruzione di un grafo delle vicende, non sono presenti bug o loop narrativi, pur se la prima vicenda legata al lavoro all'inizio mi ha dato l'impressione di avere un true path che poi però non si è rivelato vero. Sicuro in tutte e tre le vicende non sono presenti instant death ma solo differenti finali, raggiungibili in più o meno paragrafi.
Di tutto il libro quindi, escludendo la copertina e lo stile narrativo che a livello soggettivo potrebbe non piacere, il vero punto dolente è però la numerazione, che in tutte e tre le storie parte dal 1. Nel leggere così il libro, dato che in alcuni casi andremo indietro nel numero di paragrafi, pur se di meno che rispetto a praticamente tutti gli altri librigame che abbiamo visto fino ad oggi, potrebbe succedere di sbagliare paragrafo finendo al numero corretto di paragrafo della storia precedente o successiva. Per risolvere a questo problema, tipograficamente parlando, si poteva optare per un sistema come quello di Cupe Vampe (numerazione da 1 a X per ogni cortogame ma contraddistinta da una lettera a fianco per evitare fraintendimenti) o come Carmilla (la prima storia va dal paragrafo 1 al 250 e la seconda dal paragrafo 251 al 500).
Per chi è adatto questo Librogame
Come avrete capito non si parla di un librogame adatto a tutti, vuoi perché il contenuto è dedicato espressamente ad un pubblico maturo o in "via di maturazione" dai 16 anni in su, vuoi perché il ricercato e quasi aulico stile narrativo lo rende indicato a chi ha già le doti per non perdersi tra le parole.
Se però da un certo punto di vista risulta limitativo, in realtà Cosa pensavi di fare? è molto più adatto per diffondere il sacro verbo della "dottrina a bivi" a chi non la conosce o a chi se la è dimentica, in un formato ottimo per far immedesimare ognuno di noi nel personaggio, grazie alla possibilità di scegliere sulla base di reali esperienze o nel caso simulare finali della propria vita differenti, anche se le diverse tipologie di finali son generalizzate e non possono prevedere le infinite possibilità di conclusione che la vita ci riserva.
Globalmente quindi, tra il panorama odierno della narrativa interattiva farei fare gruppo a questo titolo con La nuvola e l'albero e Cryan, in quanto tutti e tre lavorano sulle possibili scelte che a livello empatico/sentimentale/razionale un essere umano può compiere, pur se gli altri due titolo sono decisamente metaforici e questo al contrario decisamente tendente a rappresentare il reale.
Post Scriptum.
In una discussione online, avvenuta in uno dei gruppi facebook più attivi dedicati ai librigame, si era parlato di come era difficile inserire in un librogame un evento storico come il G8 di Genova. Bene questo avviene in Cosa Pensavi di Fare e di mio, che fui in strada a prendermi mazzate e lacrimogeni in quei giorni facendomi cambiare di molto il pensiero sulla gestione dell'ordine a livello istituzionale, ammetto che un po' mi ci sono ritrovato.
Valutazioni
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