In occasione di questa festa delle donne provo ad analizzare, dal punto di vista femminile, il settore dei librigame.
Naturalmente, dato il mio genere che per l’anagrafe è maschile, potrei avere alcune difficoltà e non essere obiettivo. Per questo motivo utilizzerò un’arma segreta che appiana le eterne diatribe tra uomo e donna: la mia essenza di programmatore e macinadati, fattore che rende le cose spesso e volentieri amorfe e oggettive, trasformando uomini e donne in medesimi organismi privi di sentimento e differenze. Nel dettaglio in questo articolo andremo così ad analizzare se, ad oggi, i librigame vedono una disparità di genere ben più marcata rispetto ai giochi da tavolo e pendente verso i maschietti, o se è solo una (mia) sensazione.
Per eseguire questa analisi e non sembrare troppo noioso proverò ad aggiungere una parte creativa, intervistando tre autrici di librigame italiane che, come vedremo, purtroppo (mi sembra) siano le sole scrittrici (ad oggi) di questa nuova generazione di narrativa interattiva.
Ma andiamo per gradi e cominciamo ad analizzare i dati, ovvero di tutti i nuovi librigame in commercio valuterò:
- quanti sono stati scritti da autori e quanti da autrici;
- quanti di questi hanno maschietti protagonisti (M), quanti femminucce (F) e quanti sono neutri (N), ovvero in cui il genere non è segnato o vi è possibilità di selezionare il genere o si interpretano gruppi di personaggi di entrambi i generi;
- i dati demografici di questo sito, solo sulle pagine che trattano librogame.
Le donne autrici di librigame
I titoli che ho preso in esame sono solo di questa nuova generazione (li vedete tutti in coda a questo articolo) e, nel caso di una serie con lo stesso personaggio, vengono considerati titolo unico. Questo perché già solo Lupo Solitario potrebbe spostare pesantemente l’ago della bilancia con i suoi quasi 20 numeri in commercio per la nuova edizione.
Quindi su un totale di 64 singoli titoli o serie al 2020 (ad oggi sugli scaffali italiani si trovano complessivamente meno di 150 titoli), di generi differenti e dedicati a più o meno grandi di età scopriamo che le donne autrici sono appena il 17%.
Se però vuoi vedere i dati in tempo reale vai nel cruscotto riepilogativo.
Le protagonista donna, dei differenti titoli in commercio
A livello di protagonisti dei differenti librigame vediamo che, sempre su 116 titoli/serie al 2021:
- 77 hanno come protagonista un maschio (89%);
- 13 hanno come protagonista una donna (quasi l'15%);
- 11 titoli vedono un protagonista neutro (il 13% del totale)
- 15 titoli hanno entrambi i generi come protagonisti.
Librigame: l’interesse è femmina?
Analizzando i dati demografici di un anno di Mi.Gi. (che poi sarebbe questo sito), SOLO per le pagine relative a librigioco, escape book e fumettogame le stime di “interesse” per i librigame cambiano parecchio rispetto alle percentuali relative alle autrici e ai/le protragonisti/e dei differenti libri interattivi ad oggi in commercio.
Nel dettaglio vediamo che su circa 13000 utenti (utenti e non visite!), campionati dal 10 luglio al 21 febbraio 2020, interessati a questa tipologia di prodotto narrativo:
- il 61% sono uomini;
- il 39% sono donne.
Ora, fermo restando il classico concetto che:
- per la maggior parte gli uomini fanno regali più a se stessi che ad altri;
- le donne organizzano i regali non solo per loro ma anche per i rispettivi mariti, fidanzati e figli;
in teoria, se fossimo in un altro settore come ad esempio quello relativo alla salute, dove è la donna a cercare una soluzione per l’uomo, le % di demografica di accessi per genere sarebbero molto più elevate in relazione alle donne che agli uomini, ma per l’argomento librogame ad oggi e secondo i dati in mio possesso è l’uomo ad essere palesemente più interessato.
Tiriamo le conclusioni
Sulla base dei dati che abbiamo appena visto sembrerebbe che, ad oggi, i librigame siano più prerogativa dei maschietti e, per questo, con personaggi più portati a far immedesimare il genere maschile nel protagonista della storia a fronte delle donne, che però risentono generalmente meno di questo problema.
Ricordiamo, infatti, che sin dalla notte dei tempi i protagonisti dei differenti libri e racconti per lo più sono stati uomini. Per questo motivo le donne riescono a coinvolgersi con più naturalezza in un libro, anche se il personaggio è maschile, mentre l'uomo al contrario tende ad avere più difficoltà. A prescindere di questo retaggio culturale sicuramente però una donna potrebbe trovarsi a più agio in un libro scritto da e per il suo genere, ma come comprenderete è necessario che questo avvenga da una autrice o da una coppia stile "David e Leigh Eddings" e il loro ciclo dei Belgariad e Mallorean.
Rispetto al passato però vediamo che, timidamente, qualcosa sta cambiando e a questo proposito andiamo a vedere cosa ne pensano alcune dirette interessate, ovvero le vere artefici di questo cambiamento. Che dalla mia ricerca sono praticamente tutte le autrici di narrativa interattiva italiana ad oggi, che si spera aumentino presto di numero, dato che sicuramente all'aumentare delle quote rose in produzione aumenteranno anche quelle in lettura.
Tre interviste ad autrici di Librigame
Ad oggi mi sembra che sul panorama italiano non vi siano molte autrici di librigame, rispetto agli autori.
Vien facile comprendere come sia quindi necessario chiedere il loro punto di vista e per questo intervisterò:
- Stefania Fabri, pluriatrice di librigame per bimbi e bimbe, che riprendono le classiche favole e le rendono interattive. Qui su Mi.Gi. abbiamo visto uno dei quattro titoli ad oggi in commercio (Tu sei… la principessa della valle fiorita), pur se se ne potrebbero trovare molti altri che ad oggi sono fuori produzione. I suoi librigame hanno come protagonista o un bimbo o una bimba.
- Mala Spina, autrice e illustratrice di LG, di cui abbiamo visto nel dettaglio il suo primo titolo come autrice Gremlins ad Alta Quota, romanzo interattivo dove impersonare un protagonista o una protagonista e, a tratti, tutti e due. Ad oggi è l'unica autrice di librigame per adulti in Italia e una delle poche al mondo.
- Elisabetta Mauti, autrice e psicologa, che ci ha stupito con Ha cominciato lui, suo primo interessantissimo librogame educativo per i più piccoli (e per i genitori) con protagonisti tre bimbi (due maschietti e una femminuccia), dove in un dato punto immedesimarsi nella storia, gestendone uno tra i tre ma non sulla base del genere bensì del suo approccio al conflitto.
Intervista a Stefania Fabri
P: Ciao Stefania e grazie per averci concesso questa breve intervista. Prima di tutto una domanda “gossip”: quali sono i librigame che più ti piacciono, tra genere e meccaniche?
S: Quelli dei fondatori del genere Steve Jackson e Ian Livingstone per la meccanica della storia, quelli pubblicati da Casterman perché più raffinati.
P: E se ti chiedessi il titolo di un librogame da consigliare ad un bambino o adulti?
S: Per adulti Jekyll e Hyde di Marco Zamanni e Enrico corso pubblicato da Watson Edizioni. Per bambini quelli di Geronimo Stilton.
P: Secondo te perché vi sono meno donne come autrici di librigame rispetto agli uomini?
S: Forse perché vi deve essere un progetto all'inizio del libro, è un tipo di creazione più mentale.
P: Potrebbe cambiare questo settore, da questo punto di vista, e se sì come?
S: Non saprei. Penso che sia in decadenza comunque perché i giochi sul pc o in Internet diventano sempre più attrattivi. Questo tipo di libri si può salvare se va più nel senso della vecchia scuola alla Queneau, cioè del gioco letterario.
P: In ultimo di nuovo due parole su di te, hai nuove uscite in vista, nel panorama narrativo?
S: Di questo genere no. Mi sto interessando al genere giallo. Ho scritto con mia figlia un poliziesco (non per ragazzi) intitolato “I delitti di Monteverde” pubblicato da Giunti.
Intervista a Elisabetta Mauti
P: Ciao Elisabetta e grazie per aver scelto di rispondere a qualche mia domanda. Incominciamo sul personale, ovvero quali sono i librigame che più ti sono piaciuti?
E: su questo mi metti in difficoltà. Dei libri-game che ho letto nell'infanzia (tantissimi anni fa), temo di non ricordare neppure un titolo. Quello che mi ricordo era la bella sensazione di poter partecipare alla storia.
P: Dato che sei per lo più autrice di libri “classici”, quale è stata la maggior difficoltà nello sviluppare un libro a bivi?
E: La maggior difficoltà per me, in un libro come questo – destinato ad un pubblico di bambini – è stato costruire una struttura senza errori: da lettrice io odiavo percorrere un libro game e accorgermi che l’autore si era dimenticato che un dettaglio io in realtà non potevo saperlo; oppure – al contrario – che me lo aveva già detto e che magari era leggermente diverso. I bambini sono lettori molto attenti e non sopportano autori imprecisi! Ecco, ho cercato di non fare errori, o di farne il meno possibile.
P: Come hai letto nella prefazione di questo articolo sembrerebbe che vi siano meno donne autrici di librigame rispetto agli uomini. Secondo te per quale motivo?
E: Secondo me il mondo dei giochi è più maschile: pensa ai giochi di ruolo o anche tutta l’importanza del gioco nello sport, per i maschi. Le donne si trovano di più con passatempi diversi: gli uomini amano (più delle donne) competere, sfidarsi, vincere. Ma ovviamente ci sono eccezioni in entrambi i lati.
P: In ultimo torniamo sul personale. Pensi di produrre un nuovo titolo interattivo in futuro, magari con finalità educative come “Ha cominciato lui”?
E: Sarà onesta: vediamo come va questo. Se dovesse piacere e “funzionare”, sarei ben contenta di andare avanti, magari inventando qualcosa di nuovo!
P: Grazie Elisabetta per aver speso del tempo per i nostri lettori!
Intervista a Mala Spina
P: Ciao Mala Spina e grazie per averci concesso questa piccola intervista. Incominciamo con una mia personale curiosità, ovvero mi potresti dire quali sono i librigame che più ti piacciono ragionando tra connubio di genere e meccaniche?
M: Se devo essere sincera, preferisco quelli con le meccaniche più semplici e immediate. Per come sono io, mi diverto di più se c’è da segnare il minor numero possibile di note. Un po’ è anche per questo ho scritto una storia a bivi senza regole.
Probabilmente sono più interessata alla storia in sé che all'aspetto ludico.
P: E se ti chiedessi di consigliarmi un librogame, tra quelli ad oggi in commercio, a prescindere i miei gusti?
M: Il librogame che più mi ha sorpreso negli ultimi anni è tutta la serie Katakumbas di Umberto Pignatelli e Francesca Baerald. Umberto usa il Venture System che non avevo mai sperimentato prima ma, oltre a questa meccanica molto semplice divertente, ha una marcia in più grazie alle grafiche che si fondono con la storia. Le illustrazioni, magnifiche tra l’altro, non hanno solo la funzione abbellimento ma fanno parte del gioco.
La cosa migliore di questa serie, che poi è il motivo vero per cui lo consiglio a chiunque, è la fantastica vena ironica che permea tutta la serie e che per me è un grande punto a favore, perché se c’è qualcosa di veramente difficile da mettere in pratica è scrivere in maniera brillante e divertente.
Sempre per questa ragione potrei anche consigliare tutta la serie delle Fatiche di Autolico di Mauro Longo e Francesco di Lazzaro.
P: Secondo te perché vi sono meno donne autrici di librigame, in Italia, rispetto agli uomini?
M: A dire il vero non lo so… ho iniziato a riflettere su questo strano sbilanciamento solo quando ho visto il grafico che hai realizzato per questo articolo!
In genere, per qualsiasi attività creativa il percorso è: mi piace tantissimo una cosa - ne faccio una scorpacciata come spettatore/lettore etc. - prima o poi mi viene voglia di creare qualcosa di simile. Per esempio, negli anni ‘80 leggevo Lupo Solitario e Oberon anche se erano protagonisti maschi e in seguito ho concretizzato questa passione creando qualcosa di mio. Non credo di essere stata la sola femmina a leggere librigame, pertanto non mi spiego questa mancanza di autrici!
Posso azzardare un’ipotesi un pochino triste: forse il tempo dei giochi delle bambine termina molto prima di quello dei maschi, o meglio “veniva fatto terminare”, riferendomi a donne nate almeno trent’anni fa. Dalle bambine si pretendeva presto una presunta maturità che nelle menti dei genitori coincideva con la fine di tutto quello che è gioco. In altre parole, le bambine dovevano passare alla svelta a letture serie. Ovviamente spero che i genitori si siano evoluti in tal senso, ma la mia esperienza di quasi cinquantenne è stata di completa opposizione a giochi di ruolo, librigame e fumetti.
Ci vorrebbe una sociologa per analizzare questa situazione!
Per tornare al presente, vedo che “Gremlins ad alta quota” è acquistato quasi più da donne che da uomini (forse fuorviati dalla parola “romance” del titolo), quindi non posso che augurarmi di vedere prima o poi autrici femmine di librigioco.
P: Potrebbe cambiare questo trend?
M: Penso di sì. Già nella mia ristretta cerchia delle conoscenze vedo tante autrici, dei generi più svariati, rispolverare l’antica passione e iniziare a pensare a quali applicazioni potrebbe avere la letteratura interattiva al giorno d’oggi.
Tra l’altro molte donne hanno comprato il manuale Scrivi la Tua Avventura, il manuale di progettazione e scrittura di Mauro Longo al quale ho partecipato anche io in minima parte.
P: Con le ultime domande torniamo sul personale. Stai lavorando su qualche nuovo progetto interattivo e con che ruolo?
M: L’ultima cosa che ho fatto in ambito librogiochesco sono state le illustrazioni interne e la copertina di “Fresco di stampa” per Lambda House. Al momento sono tornata alla narrativa anche se mi frullano in testa parecchie idee.
P: Steam Romance si è concluso con alcuni interrogativi, fra cui il più pressante: Luigi e Giulietta vedranno ancora narrate le loro gesta in successive avventure?
M: Chi lo sa? Questo dipende da Acheron Books!
Nel mio cervello l’avventura continua a Parigi, tra automi, scienziati privi di scrupoli, sette segrete e piani diabolici. Ho in programma di terminare questa estate la mappa del prossimo Steamromance e la prossima storia vedrà ancora Giulietta e Luigi in una nuova storia a bivi.
P: E qui concludiamo, Grazie Mala Spina per questa breve intervista!
M: Ciao caro e grazie a te!
La lista di librigame/serie utilizzata come base di dati
[FEMALG]
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