librigame acheron books

Oggi siamo in compagnia di Mauro Longo che, oltre ad essere un pluriautore, formatore, giocatore, ricopre il ruolo di curatore editoriale all’interno della casa editrice Acheron Books

Ebbene sì: i titoli e li appioppo da solo, quindi posso decidere io stesso a orecchio quelli che mi piacciono di più: Creative Director, Lead Game Designer, Curatore Editoriale, Autore, Ragazzo delle Fotocopie. A seconda dell’occasione ho la mansione giusta da ricoprire!

Come nasce Acheron Books?

Acheron nasce nel 2015 come casa editrice di narrativa fantastica, con il proposito di lavorare principalmente per il mercato inglese e in digitale. Da allora tante cose sono cambiate: la prima evoluzione è stata quella di spostarci prepotentemente all’italiano, alla distribuzione nel nostro paese e al cartaceo; una volta consolidato il comparto editoriale della narrativa, siamo passati a fare anche librogame, e successivamente giochi di ruolo, tutti di grande successo. Anno dopo anno, stiamo di nuovo tornando alle produzioni in lingua inglese e a una grande messe di materiale digitale, ma senza più voler rinnegare le versioni fisiche e la lingua di Dante. In tutto questo, due cose degne di nota, secondo me.

La prima è che, anche attraverso tali cambiamenti, la nostra visione è sempre rimasta uguale e funziona benissimo: SPECULATIVE FICTION. MADE IN ITALY. SHARED WORLDWIDE.

La seconda è che tra una cosa e l’altra io ci lavoro davvero da sette anni, e ormai ritengo Acheron la mia seconda casa.

Cosa significa quindi Acheron Books per voi?

Impuntarsi a fare qualcosa che per noi è l’uovo di Colombo, ma tutti continuano a non voler vedere: il fantastico italiano, di matrice italiana, in stile italiano, con temi italiani, declinato in maniera pop per essere interessante anche per il resto del mondo. Questo universo di idee, storie, eventi, civiltà, culture, leggende, miti, atmosfere e paesaggi che gravita attorno all’Italia è una carta incredibile da potersi giocare, anzi! un intero mazzo di carte da cui pescare per raggiungere lettori e giocatori di tutto il mondo. Noi siamo qui per valorizzarlo, promuoverlo e diffonderlo!

Quale è il target a cui vi rivolgete con i vostri librigame?

I nostri librogame sono tutti estremamente semplici nel regolamento e quasi sempre privi di alea, con una scrittura estremamente ben curata e trame originali e coinvolgenti. Cerchiamo sempre degli high concept, delle idee forti e originali, delle tastiere esperte, dei narratori di eccezione e delle vicende coinvolgenti, spesso con un pizzico di ironia. Sono adatti per casual librogamer, neofiti e curiosi, quasi sempre anche per adolescenti.

Avete delle linee guida nello scegliere eventuali opere inedite? I titoli pubblicati devono rispecchiare alcuni generi narrativi, stili o tipologie di gameplay/struttura particolari? Come vengono scelti gli autori e i titoli da pubblicare?

Le nostre linee guida sono trasparenti: la presenza di elementi fantastici, una forte tematizzazione “italiana” delle trame e dei personaggi, una ottima capacità di scrittura, grandemente superiore alla media, una storia originale, azzeccata e coinvolgente, qualche bella trovata nel regolamento o nelle dinamiche di gioco.

Quanto tempo impiegate, mediamente, a produrre un nuovo gamebook una volta che vi viene consegnata la prima bozza?

Tra revisione, test, aggiustamenti vari, impaginazione, illustrazioni e ricontrolli finali, il minimo sindacale è un mese. I tempi poi possono anche decuplicare, ma non perché aumenta il lavoro da farci sopra, quanto piuttosto perché dobbiamo dedicarci ad altri progetti più urgenti.

Che percezione hai del settore biblio/interattivo in Italia?

Una scena editoriale splendida, un vero e proprio rinascimento di titoli, appassionati, eventi e iniziative. La cosa più bella secondo me è che (quasi) tutti i soggetti che fanno parte di questa meravigliosa Silver Age sono poi una comunità di amici e conoscenti, che si muove tutta insieme come un circo, e si incontra di volta in volta alla manifestazione di turno, felice di esserci ancora.

Fin dal ritorno di Lupo Solitario nel 2013 con Vincent Books, questo mondo di autori, editori, illustratori, recensori, collezionisti, traduttori, e soprattutto lettori, è una sorta di grande famiglia che ruota attorno a Librogame’s Land, in cui ci si conosce tutti per nome, viso, nickname e avatar. E c'è anche posto per il vecchio zio mezzo matto, che tutti prendono in giro ma senza il quale mancherebbe una bella fetta di divertimento…

Ci vuoi dare qualche informazione sui futuri progetti, senza fornire indicazioni temporali per far salire un po’ di sano Hype?

Stiamo per andare in stampa con i tre volumi di Press Start, lungamente attesi, e siamo già al lavoro su un altro titolo in uscita nel 2023. Si tratta di un divertissment che recupera un classico della letteratura italiana, un po’ come il nostro titolo CollodiPunk dedicato a Pinocchio - Fausto e Furio - ma non posso dire altro…

Che caratteristiche deve avere colui/lei che vi sottopone un’opera?

Di solito siamo noi a cercare degli autori o delle autrici per lavorare su delle idee o delle IP che già abbiamo in testa, e cerchiamo quasi sempre qualcuno che sia già esperto del settore, perché scrivere un bel librogame è davvero difficile, e i nostri standard sono molto alti. Per fortuna oggi esiste già in Italia una piccola squadra di autori professionisti da cui pescare, formatisi nella palestra di scrittura e di vita di Librogame’s Land. Tuttavia, se ci dovesse arrivare una proposta solida e accattivante siamo pronti a metterci in gioco!

Qual è l’errore o quali sono gli errori che, secondo te, un autore emergente commette nel presentarvi un proprio progetto editoriale?

Con il librogame come fai sbagli, e le possibili instant death sono impossibili da contare! 😀

Un errore comune a tutti i settori e tutti i generi editoriali, e stranamente ancora il più diffuso, è il seguente: mandare una proposta senza aver “studiato la casa editrice”. Acheron fa un certo tipo di librogame, di romanzi, di giochi di ruolo. Proporre qualcosa di completamente diverso dalle nostre linee editoriali è un modo fin troppo naive di farsi dire no. La prima cosa da fare nell’approccio a una casa editrice, qualsiasi casa editrice, è quello di proporre un progetto espressamente ritagliato per essa, non generico.

Vuoi dare qualche consiglio agli scrittori emergenti?

Leggete (e giocate) 100 prima di scrivere 1. Inoltre, prima di dedicarvi al titolo della vostra vita, partecipate a concorsi, iniziative, eventi, jam, forum, corsi… Partite dai Corti di LGL o dagli altri contest analoghi, mettetevi alla prova con dei raccontigame o addirittura dei fogligame, e cercate di capire se siete bravi, e se vi piace davvero scrivere queste cose. Solo dopo un po’ di questi tentativi provate a buttare giù il vostro asso di mazze.

Veniamo all’angolo “personale”: quale titolo ti sta a cuore/ti rende orgoglioso edito da Acheron Books e quale titolo avresti voluto pubblicare (ma non hai potuto) o è stato pubblicato da altri

Tutti i librogame di Acheron mi rendono orgoglioso e su tutti ho lavorato io stesso in maniera più o meno pesante. Poter mettere un dito nei testi di autrici e autori del talento di Mala Spina, Andrea Mollica, Thomas Mazzantini, Antonio Costantini, Gabriele Simionato, Francesco Di Lazzaro e Samuel Marolla è per me già così una grandissima soddisfazione.

Volete dire qualcosa ai lettori di Mi.Gi? Avete qualche consiglio da dar loro su come scegliere i librigame?

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Grazie per il tempo che ci avete dedicato! E grazie per il lavoro che allieta i nostri momenti di svago

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