librigame librarsi

Oggi siamo in compagnia di Claudio Di Vincenzo, che ricopre il ruolo di Editore all’interno della casa editrice Edizioni Librarsi

Grazie per l’invito e un saluto a tutti i vostri lettori e lettrici. Per chi non mi conoscesse sono colui che supervisiona i lavori a marchio Librarsi e che tiene i contatti con tutti i collaboratori, che tra editor, revisori, illustratori e betatester sono decine per ogni libro.

Sono anche un po’ la faccia di questa attività, poiché alle fiere, dietro lo stand, sono sempre presente.

Talvolta parlerò al plurale, riferendomi quindi alla squadra che collabora con me. Ogni pubblicazione infatti è un lavoro collettivo, e senza l’aiuto dei miei collaboratori nessuna delle opere pubblicate sarebbe stata tanto apprezzata dal pubblico.

Altre volte invece, per gli aspetti di mia competenza, non mi nasconderò dietro al plurale e risponderò in prima persona.

Quale è la storia di Edizioni Librarsi?

L’attività nasce nel 2016 con la volontà di riproporre sul mercato alcune serie di librogame dimenticate o mai sbarcate in Italia. Nei mesi di preparazione e studio abbiamo capito che la strada giusta aveva un nome e un cognome: Dave Morris. Grazie a una prima chiacchierata con lui abbiamo messo a fuoco la potenzialità del progetto grazie alle serie Blood Sword (multigiocatore) e Terre Leggendarie (open-world).

La crescita così rapida del catalogo era però inaspettata! L’entusiasmo e la passione del pubblico e dei vari autori ci hanno letteralmente travolto, spingendoci ad ampliare il catalogo con nuove serie italiane.

Cosa significa quindi Librarsi per voi?

Librarsi è una professione, un sogno realizzato, è una valvola di sfogo dove possiamo sentirci nuovamente bambini: qui, anche se siamo tutti adulti, siamo autorizzati a parlare di giochi, illustrazioni, enigmi, idee e nuovi racconti senza temere alcun giudizio.

Fuori c’è un mondo con un’infinità di problemi. Il gioco invece è crescita, apprendimento, socialità, divertimento e serenità, un rifugio che solo chi l‘ha provato ne comprende realmente il valore.

Quale è il target a cui vi rivolgete con i vostri librigame?

Abbiamo molte serie diverse, con avventure per giovanissimi lettori e lettrici e altre più strutturate e complesse per veri esperti. Ad ogni modo cerchiamo sempre di offrire una “consulenza” al nostro pubblico, suggerendo l’acquisto in base alla persona che lo leggerà.

Detto ciò, e compreso che abbiamo titoli adatti a ogni età e grado di esperienza, abbiamo a catalogo alcuni volumi che consigliamo sempre e a tutti, con regolamenti semplici e avventure che sapranno soddisfare anche i palati più esigenti.

Avete delle linee guida nello scegliere eventuali opere inedite? I titoli pubblicati devono rispecchiare alcuni generi narrativi, stili o tipologie di gameplay/struttura particolari? Come vengono scelti gli autori e i titoli da pubblicare?

Non abbiamo regole ferree, amiamo scavare nel passato del librogame ma siamo anche molto aperti a nuove proposte in termini di generi e sistemi di gioco.

Abbiamo spesso dato, e stiamo per dare, possibilità di pubblicazione ad autori esordienti che sono poi corteggiati da diversi editori. Ogni anno, in occasione del concorso dei Corti di Librogame’s Land, così come accaduto qualche anno fa con il Premio Teseo di Tambù, scegliamo un’opera in gara premiandola con la pubblicazione. È una cosa che amo particolarmente perché scelgo il vincitore completamente “al buio” (le opere mi arrivano in forma anonima) ed è emozionante anche per me scoprire chi è l’autore premiato. Ad esempio nel caso di Gianmario Marrelli e Elisa Pasquini, autori de “Il Corriere di Camelot”, io non li conoscevo fino a quel momento, ma la collaborazione è stata piacevolissima ed è sempre un piacere rivederli alle fiere e un onore ospitarli allo stand per i firmacopie. E il titolo è un successo di vendite inaspettato!

Arriveranno anche altri librogame di autori esordienti. Uno in particolare è l’opera più complessa e articolata a cui abbia mai lavorato. Ma l’ambizione di questo autore mi ha contagiato e ho pensato una sola cosa: questo volume lo pubblicherò e sarà la sfida più difficile da quando è nata Librarsi.

Altri autori invece hanno iniziato a orbitare nell’universo Librarsi come play-tester, revisori, editor, dimostrando competenza e, soprattutto, professionalità. Il dialogo continuo quindi ha favorito la nascita di idee che poi si sono tradotte, e si tradurranno, in librogame.

Quanto tempo impiegate, mediamente, a produrre un nuovo gamebook una volta che vi viene consegnata la prima bozza?

A questa domanda non c’è una risposta precisa. Dipende dallo stato del testo, dal lavoro che richiede, da quante opere devono uscire prima, dalla disponibilità dei collaboratori (magari già impegnati in altri progetti). Se proprio dovessi dare una risposta, molto approssimativa, potrei dire 12-18 mesi, anche se per ora abbiamo sospeso le valutazioni di nuove proposte proprio perché i progetti in corso ci terranno occupati per tempi decisamente più lunghi.

Che percezione avete del settore biblio/interattivo in Italia?

È una nicchia estremamente attiva, ma che progressivamente sta crescendo e si sta espandendo. Io vedo due diverse realtà: gli esperti-collezionisti, che non hanno mai abbandonato il genere, e i neofiti che lo stanno scoprendo oggi per la prima volta. Questo secondo “gruppo” sta crescendo rapidamente e a ogni fiera vediamo numeri sempre più alti di vendite a nuovi lettori. È un buon segnale per tutto il settore.

Inoltre ormai i rivenditori di giochi, fumetti e carte, sono tutti informati di questa grande rinascita e possono ordinare i librogame senza difficoltà. Le uniche in ritardo sono le librerie, dove ancora troppo spesso vediamo che hanno difficoltà a capire come proporre questo genere. Motivo per cui, fuori dal mondo del gioco, si sente poco parlare dei librogame (che sugli scaffali delle librerie faticano a comparire).

Ci vuoi dare qualche informazione sui futuri progetti, senza fornire indicazioni temporali per far salire un po’ di sano Hype?

Beh sono davvero tanti… Nel breve periodo uscirà il MiniGame 4 Demoniache Presenze di Fabrizio Fortino, primo horror di casa Librarsi. Ora è in corso il secondo editing. Il testo è ultimato, le illustrazioni pure e il playtest è già stato fatto. Aspettiamo il feedback della ragazza che ci sta lavorando e poi, fatte le opportune modifiche, partiremo con l’impaginazione.

Più in là usciranno anche Terre Leggendarie 6, Blood Sword 5 ed Hellas Heroes 3.

Nel frattempo stiamo lavorando al prossimo RealityGame, di cui però non abbiamo ancora svelato nulla. È ancora troppo presto, ed è un’opera complicatissima da revisionare e testare. Stiamo davvero sudando per renderlo perfettamente funzionante. Preparatevi perché sarà l’opera più avanzata, in termini di complessità di regolamento, di tutto il nostro catalogo.

E poi c’è l'altro annuncio fatto a Lucca: il ritorno di Rupert!

Sì, quel Rupert, ma in chiave tutta nuova. Alberto Orsini infatti si è cimentato nell’impresa di scrivere una nuova avventura con protagonista Rupert il Selvaggio cercando di innovare la serie storica di S. Thraves ma senza perderne l’anima. Per noi la missione è riuscita e presto inizieranno i lavori di impaginazione.

Che caratteristiche deve avere colui/lei che vi sottopone un’opera?

In linea generale chi ambisce a scrivere è avvantaggiato se possiede doti di flessibilità, umiltà e pazienza. Più che altro perché vive meglio!

Infatti vedrà la sua opera passata al microscopio dai play-tester, messa in discussione dai più pignoli revisori, modificata dagli editor, rimaneggiata dall’editore, alterata dal grafico… e poi, finalmente, pubblicata.

Questo processo può essere traumatico, specie per chi crede di aver scritto un’opera perfetta. Bisogna sempre ricordare che tutto viene fatto per il bene dell’opera stessa. Quindi, per riassumere, serve sangue freddo!

Vuoi dare qualche consiglio agli scrittori emergenti?

Prima di tutto di non demordere di fronte a un “no”. I motivi del rifiuto possono essere molteplici e spesso non sono un giudizio sull’opera. Io ho respinto diversi librogame qualitativamente buoni perché semplicemente non li vedevo adatti al catalogo Librarsi. E ultimamente, ad esempio, ne sto respingendo molti altri perché i tempi per metterli in lavorazione sarebbero troppo lunghi (parlo di almeno 3/4 anni di attesa per ultimare i progetti in corso).

Ma questo mi porta a un secondo consiglio: percorrere la strada dei concorsi. Partecipare a un concorso come quello dei Corti di LGL (di cui vi è un concorso in atto con scadenza al 31 gennaio 2023 n.d.r.) permette di confrontare un proprio testo con quello di altri, di entrare in contatto con altri autori, raccogliere feedback utili a migliorarsi e a correggere i propri errori.

Veniamo all’angolo “personale”: quale titolo ti sta a cuore/ti rende orgoglioso edito da Edizioni Librarsi e quale titolo avresti voluto pubblicare (ma non hai potuto) o è stato pubblicato da altri

Sinceramente sono molto orgoglioso di ogni libro del catalogo. Ognuno è stato un vero parto, quindi mi ci sono affezionato!

Dietro ogni libro c’è prima il desiderio di pubblicarlo, poi il lavoro, la fatica e infine la soddisfazione di vederlo stampato. Impossibile scegliere.

Il titolo che avrei voluto vedere nel catalogo Librarsi? Probabilmente qualcuno che non ho ancora pubblicato ma che, prima o poi, pubblicherò..

Ce n’è uno, però, che mi sta creando difficoltà. Si tratta di un’opera della “old-gen”, completamente fuori dagli schemi e così diverso dai librogame che ho fatto uscire finora che lo vedrei benissimo in un catalogo ampio come quello Librarsi. Ammetto che la questione sta diventando una sfida… tuttavia dovrà aspettare, ci sono così tante belle opere in cantiere che non ho alcuna fretta!

Vuoi dire qualcosa ai lettori di Mi.Gi? Avete qualche consiglio da dar loro su come scegliere i librigame?

Il mio consiglio è di contattarci direttamente, sul sito o alle fiere. Diamo sempre informazioni sui nostri titoli e se possiamo aiutare nella scelta lo facciamo molto volentieri.

Oppure ci si può affidare ai consigli degli utenti più esperti. Ci sono gruppi facebook e forum dedicati con tantissimi lettori e lettrici che sapranno suggerire titoli adatti e di qualità. Ma c’è anche un’ampia sezione del vostro sito dove è possibile consultare una sorta di enciclopedia del librogame, con indicate le caratteristiche di ogni titolo e la recensione. Soluzione perfetta in caso si voglia scegliere autonomamente.

Grazie per il tempo che ci hai dedicato! E grazie per il lavoro che allieta i nostri momenti di svago

Grazie a voi per l’attenzione da sempre mostrata per Librarsi e per tutti i nostri librogame.